A partire da oggi, considerato che ieri 1° maggio era ovviamente giorno festivo, le operazioni doganali sono rette da una nuovo quadro giuridico. Infatti, il vecchio codice doganale, cosiddetto codice doganale comunitario (CDC) (regolamento n. 2913 del 1992), e le sue disposizioni di applicazioni (DAC) (regolamento n. 2454 del 1993), vanno in pensione, dopo una più che ventennale onorata carriera. Al loro posto altri provvedimenti normativi entrano in scena; e il quadro giuridico si semplifica e complessifica allo stesso tempo. Se da un lato lo sforzo del legislatore di snellire e rendere più semplici le procedure doganali può considerarsi per molti versi riuscito, dall’altro, bisogna riconoscere che laddove avevamo solo due atti normativi, il regolamento e le sue misure di applicazione, ora siamo chiamati a fare i conti con ben quattro atti normativi: il codice, gli atti delegati, gli atti esecutivi e gli atti delegati transitori, che sono sì transitori, ma che comunque ci accompagneranno fino alla fine del 2020.
Inizieremo, un po’ alla volta, a presentare il nuovo codice; e speriamo che ciò contribuisca ad aprire un discussione che aiuti tutti a meglio digerire le migliaia di pagine della nuova normativa.
Per ora, vi elenchiamo i regolamenti relativi alla nuova normativa:
- Codice doganale del’Unione (CDU);
- Atti delegati (AD);
- Atti esecutivi (AE) ;
- Atti delegati transitori (ADT).
e vi auguriamo Buona lettura! 🙂